Old New York City Project


Vai ai contenuti

Empire Building

Downtown II > Il Primo Tratto della Broadway

Indirizzo: 71, Broadway Street
Architetti:
Francis H. Kimball, George K. Thompson
Altezza:
89 metri
Data:
1898

Era il -1853 -quando -l'avvocato Orlando B. Potter, trent'anni appena compiuti, decise di trasferirsi a New York City dallo stato del Massacchussets dove aveva completato gli studi e iniziato la carriera.
Potter prese la sua decisione per seguire più da vicino e far sviluppare un settore commerciale al quale aveva dedicato gran parte delle sue energie e delle sue capacità relazionali di avvocato ma anche di uomo d'affari in grado di intuire quei cambiamenti sociali della vita quotidiana che generano crescita ed espansione. Non si trattava di grandi opere pubbliche o di speculazioni finanziarie, settori già ampiamente coperti nella Great City, ma di un'invenzione che dai capannoni industriali della grande produzione stava per entrare nelle case delle famiglie newyorchesi. Era la macchina da cucire, i cui modelli domestici promettevano uno sviluppo esponenziale. Potter divenne presidente della

Domestic Sewing Machine -e -lo --rimase sino al 1876. L'avvocato-uomo d'affari fece carriera in città trasformandosi anche in uomo politico di spicco del partito democratico e, oltre ad aver acquisito un considerevole patrimonio immobiliare, investì in progetti edilizi ex-novo, contribuendo alla storia architettonica della città. L'Empire Bulding fu una delle sue commissioni più prestigiose, ma non l'unica (ricordiamo gli undici piani in terracotta del Potter Building a Park Row e l'Astor Place al n. 746 della Broadway). L'Empire resta però il più significativo e oggi è uno dei più bei palazzi di New York. Gli architetti incaricati furono il duo Kimball & Thompson, sulla cui carriera abbiamo già trattato nella pagina precedente in merito al Manhattan Life Insurance Building. Kimball, in particolare, "l'uomo dei grattacieli", divenne l'architetto favorito di Potter fino alla fine della sua carriera e dal 1898 l'Empire, appena

ultimato, ospitò il suo ufficio. L'Empire fu uno dei primi edifici della lower Manhattan a sfruttare la nuova tecnologia edilizia dello scheletro in acciaio, perfettamente applicata dalla ditta costruttrice Marc Eidlitz & Son grazie alla quale si potevano raggiungere altezze più che doppie rispetto a quelle degli edifici eretti tra il 1870 e il 1890 e sempre per quanto riguarda la struttura un'altra novità fu quella dell'utilizzo dei cassoni pneumatici per gettare le fondamenta sotto la guida dell'ingegner Charles Sooysmith, che per primo aveva sperimentato questo sistema e che, grazie a queste esperienze, sarà assunto come esperto per la realizzazione della metropolitana.
Ed è cosi che il building in granito di
Kimball & Thompson, in stile neoclassico e riccamente decorato, si innalza per venti piani, con un grande ingresso ad arco al n. 71 della Broadway, angolo Rector Street. Secondo lo stile dell'epoca il design delle facciate è tripartito. La base è di quattro piani caratterizzata da arcate nella facciata più lunga, tanto che inizialmente l'edificio è noto come Arcade Building. Il corpo centrale è arricchito da balconi e ornato da rivestimenti con la separazione dei piani contraddistinta da imponenti cornicioni che i produttori di cartoline si divertivano a ricoprire di porporina metallica, mentre la sezione più alta presenta logge e colonnati.

Grande uso della porporina sui cornicioni per questa cartolina dei primi del 900.

In basso a destra si nota la stazione della ferrovia sopraelevata.

Il palazzo fu acquistato dalla multi- nazionale dell'acciaio US Steel nel 1919.

Nel 1997 l'edificio è diventato un residence con appartamenti di lusso.

Quando l'edificio fu completato divenne un punto di riferimento di quella zona della città, agevolato dalla posizione in prossimità della Trinity Church e dell'ampio spazio che circondava la basilica. Inoltre il palazzo era connesso alla piattaforma della ferrovia sopraelevata di Trinity Place.
Il giudizio dei cittadini e degli addetti ai lavori fu però contrastante. L'artista e scrittore
Eliot Gregory (1855-1915), sulle pagine di Down Town Architecture del gennaio 1899 scrisse che il palazzo "aveva una grottesca somiglianza con la forma in ferro per cuocere i waffle" (dolce americano a forma di griglia a quadretti, nda) e che inoltre "dava una preoccupante sensazione di instabilità". A fare da contraltare a queste affermazioni ci pensò il critico d'arte ed esperto di architettura Montgomery Schuyler, che non esitò a definire l'Empire Building "uno dei migliori esempi di palazzo per uffici. Le arcate del basamento rappresentano uno dei più raffinati esempi dell'architetture delle nostre strade - proseguì il critico - ancor più d'effetto per la posizione centrale affiancata dai più massicci padiglioni".

L'Empire Building a pochi metri dalla Trinity Church, cartolina del 1906.

L'Empire ebbe un ruolo importante quale primo grattacielo della west side della Broadway, testimone della trasformazione di quel tratto di strada nel canyon urbano reso celebre dalle tante parate che lo hanno attraversato. Nel 1928 fu aggiunto un nuovo piano, il ventunesimo, con la facciata in terracotta, disegnato dall'architetto J.C. Westerwelt. Per il resto il palazzo ha conservato la sua integrità. Al buon mantenimento ha contribuito il fatto che l'edificio è stato sede del quartier generale della United States Steel Corp., multinazionale dell'acciaio, dal 1901 al 1976. La U.S. Steel era finanziata dalla Carnegie Steel del celeberrimo e onnipotente finanziere J.P. Morgan e da altre sette aziende del settore costituendo un vero impero dell'acciaio, uno dei più grandi conglomerati industriali del mondo. La mega-azienda passò da affittuaria a proprietaria dell'edificio nel 1919 poiché, come ricorda la figlia di Potter, Blanche, nel libro "Recollections of a Little Life" (William Rudge, New York, 1927) : "quello fu un anno di grossi problemi finanziari per la nostra famiglia e in quella situazione di ansia e stress decidemmo di vendere la proprietà...La vendita risolse i problemi economici ma fu un colpo tremendo per il nostro prestigio". La U.S. Steel intervenne anche sull'aspetto estetico del palazzo quando, nel 1938, la dirigenza commissionò alcune modifiche all'ingresso in stile art deco e realizzate in acciaio da Walker e Gillette, simbolo della presenza

Cento anni dopo L'Empire Building e la Trinity Church ancora affiancati.

della multinazionale. Nello stesso periodo fu chiuso l'ingresso diretto alla stazione della ferrovia sopraelevata di Trinity Place.
Quando la U.S. Steel si trasferì in altra sede l'edificio nel 1973 fu nominato Realopco/71 Broadway. Nel 1977 iniziò la conversione dell'edificio in appartamenti residenziali costituendo uno dei primi casi di trasformazione di un grattacielo da aziendale a residenziale, trasformazione completata nel 1997 con il rinnovamento degli interni quando la
Worldwide Partners divenne il nuovo proprietario.
L'affitto degli appartamenti è gestito dalla
Equity Apartments una delle più importanti agenzzie di New York City.

Cosa C'era Prima al n. 71 della Broadway? Un Palazzo a Prova di Bomba...

--

A metà del diciannovesimo secolo gli appartamenti residenziali e i distretti commerciali si stavano estendendo progressivamente e con rapidità lungo la Broadway in direzione nord. Nei primi anni del 1850, dove oggi c'è l'attuale Empire Building, fu inaugurato un imponente edificio, noto oggi come Old Empire o Old Arcade per distinguerlo dall'attuale, adibito sia ad uffici che ad esercizi commerciali.
L'
Empire "originale", elevato sul terreno che ospitava la vecchia Grace Church, si ergeva in netto contrasto con il poco distante cimitero della Trinity Church. Il pian terreno era

L'Old Empire Building completato nel 1850 circa. Verrà abbattuto per costruire l'attuale Empire. Acquerello di John William Hill (1812-1879), nato a Londra ed emigrato negli USA con la famiglia all'età di sette anni.

occupato dai negozi mentre i piani alti ospitavano gli uffici di diverse società e di uomini d'affari. Uno di questi notabili era Russell Sage, finanziere che realizzò gran parte della sua fortuna investendo in azioni di piccole società ferroviarie come la Milwaukee e la St. Paul Railroad i cui titoli schizzarono in alto quando furono assorbite dalle grosse compagnie del settore. Uomo di Borsa, affarista e poi politico, quella di Sage resta una figura controversa, con una accusa di usura alle spalle, conclusasi nel 1869 con una sanzione penale di 500 dollari e la condanna di detenzione sospesa. La sua tirchieria era leggendaria e lui

non faceva mistero di quella "parsimonia", manifestata anche dai tacchi delle scarpe, rinforzati con un pezzo d'acciaio affinchè durassero di più. Molto di più. La mattina di venerdì 4 dicembre 1891 Sage, come ogni giorno da circa un anno, era nel suo ufficio nell'Old Empire Building quando sentì bussare alla porta. Era un signore presentatosi con un biglietto da visita a nome H.D. Wilson che dichiarò di essere lì in visita "per conto di Mr. Rockfeller". Al biglietto seguì un foglio scritto a macchina che intimava a Sage di consegnare un milione e duecentomila dollari e che nella borsa aveva quasi cinque chili di dinamite "sufficiente a far esplodere questo palazzo e di uccidere all'istante tutti gli occupanti". Sage non si piegò al ricatto e il bandito passò dalle minacce ai fatti. Alle 12 e 19 tirò fuori l'esplosivo e innescò la miccia. La bomba scoppiò qualche attimo prima del previsto uccidendo lo stesso attentatore e un dipendente di Sage che volò fuori dalla finestra.
Sage rimase solo leggermente ferito dalla schegge di vetro. Alla finestra del palazzo di fronte era affacciato il signor A.M. Leopold, broker di Wall Street che sentì un 'esplosione assordante, seguita da un'enorme fiammata e da una nuvola di fumo. "L'esplosione fu assordante - raccontò Leopold al New York Times - e mi meravigliai di come il muro di quel vecchio palazzo sopravvisse allo scoppio".
L'
Old Empire, del quale gli archivi della città non riportano alcun nome di architetto o di costruttore, era un edificio squadrato, senza alcuna caratterizzazione stilistica. Una tipica struttura commerciale, magari anonima, ma simbolo ante-litteram della espansione edilizia del distretto finanziario... e in grado di resistere alla dinamite).

Ricerca personalizzata

Home | The Project | Welcome in NY | Downtown I | Downtown II | Video Gallery | L'Autore | Photobook | Bibliografia | Read Me | Copyright/Note | Mappa del sito


Risoluzione consigliata: 1024 X 768 pixel.

Torna ai contenuti | Torna al menu