Old New York City Project


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Manhattan Life Building

Downtown II > Il Primo Tratto della Broadway

Indirizzo: 64, Broadway Street
Architetti: Francis H. Kimball, George K. Thompson
Data: 1894
Altezza: 106 mt
Demolito nel 1930

La Manhattan Life Insurance Company, fondata nel 1850, emise la prima polizza assicurativa nell'agosto di quello stesso anno nel suo piccolo e decoroso ufficio al n. 108 della Broadway, angolo Pine Street. Quindici anni dopo la sede si spostò ai nn. 156-158 della Broadway, in quello che all'epoca era uno dei più importanti palazzi della città ma che solo qualche anno dopo sarebbe apparso come un grazioso edificio in marmo bianco e nulla più rispetto ai colossi che alla fine dell'Ottocento spuntavano come funghi nella città. Dall'anno della sua nascita la Compagnia d'Assicurazioni aveva avuto uno sviluppo esponenziale portando il suo fatturato annuo dagli iniziali 108.500 del 1850 alla cifra di quasi 14 milioni di dollari nel 1891. D'altra parte le innovazioni apportate nel settore dalla Manhattan Life Insurance furono innumerevoli. Fu la prima assicurazione a

introdurre il sistema non forfettario, la prima a sottoporre contratti semplici, comprensibili da ogni cliente e garantiti in caso di errori e omissioni.
I pagamenti dovuti erano corrisposti in tempi brevissimi, in contante e al portatore, senza eccezioni.
Era quindi opportuno che a questo successo così vasto corrispondesse una sede altrettanto rinomata e visibile, un
grattacielo che fosse un punto di riferimento non solo per la clientela e ma per la città intera.
Fu così che nella primavera del 1892 la dirigenza della Manhattan Life bandì una gara d'appalto fra le migliori architetti della città per presentare entro luglio il progetto di un palazzo che doveva essere il più importante della
lower Broadway e, soprattutto, il più alto non solo di tutta New York ma del mondo.
Il primo che avrebbe superato il tetto dei cento metri.

All'annuncio risposero firme celebri quali Charles W. Clinton, Edward H. Kendall, George B. Post, J.R. Thomas, S. D. Hatch, gli studi Wood & Palmer, Babb, Cook & Willard, Carrere & Hastings e Kimball & Thompson. I vincitori avrebbero iniziato a costruire la primavera successiva agli altri sarebbe toccato un "premio di consolazione" di 500 dollari per l'impegno profuso.
La Compagnia pose pochi, ma significativi, vincoli tra cui l'estensione dal n. 64 al 68 della Broadway, le strutture antincendio al 100% e un design che fosse identificabile dalla clientela e al tempo stesso un ornamento per l'estetica della città.
A vincere fu il team composto da
Francis H. Kimball e George K. Thompson il cui progetto in stile neorinascimentale ma ricco di soluzioni tecnologiche innovative ebbe facilmente la meglio sulla concorrenza.

Kimball era nato nel Maine, iniziò la carriera presso lo studio di Louis Rogers a Boston e si trasferì a New York nel 1879 per la sua prima commissione in città: il rinnovamento del Madison Square Theater. Nel 1892, proprio per la partecipazione al bando di gara per il Manhattan Life, iniziò il sodalizio con George Thompson, nato nell'Iowa e residente a New York anch'egli dal 1879. la collaborazione tra i due durò sino al 1898, poi Francis Kimball proseguì la sua carriera come uomo dei grattacieli firmando tra le varie opere l' Empire Building (1898) e il neogotico U.S. Trinity Building (1907), mentre la carriera di individuale di Thompson prese la via delle residenze di campagna negli stati di New

Il Manhattan Life nel 1895, a pochi mesi dall'inaugurazione. Sullo sfondo lo Surety Building in costruzione. (foto di John S. Johnston).

L'edificio nel 1902, non più primatista in altezza ma ancora protagonista della Broadway Street. Sullo sfondo lo Surety Building ormai ultimato.

York e New Jersey. Quando nel 1894 il Manhattan Life fu completato si confermò con i suoi 106 metri il palazzo più alto del mondo. Presentava una serie di invenzioni architettoniche e di ingegneria senza precedenti, a cominciare dalle fondamenta realizzate secondo la tecnica dei cassoni pneumatici affondati nella roccia per 16 metri nel sottosuolo della Broadway, un sistema adottato in precedenza solo per la costruzione dei grandi ponti e qui applicato per la prima volta su un edificio dall'ingegner Charles Sooysmith.
Alle meraviglie nascoste si opponevano quelle evidenti. L'ardita composizione di piani, 19 sulla
Broadway e 17 su New Street, una elaborata torre con un faro che, di fatto, costituiva il ventesimo piano e

un passaggio sopraelevato rivestito in rame che univa i due lati aperti della struttura ad "U" fecero alzare il naso a tutti i newyorchesi. La qual cosa avvenne letteralmente la mattina del 15 aprile del 1899 quando, il capo dei pompieri, Mr. Bonner, mise alla prova i serbatoi sopraelevati dell'edificio con un test antincendio che fu un successo, oltre che un inatteso spettacolo. Tutti i rnewyorchesi subirono il fascino seduttivo del nuovo building tranne uno. Il banchiere George Crocker, proprietario dell'adiacente palazzina in pietra arenaria rossa di quattro piani al n. 70 della Broadway, che iniziò un contenzioso sostenendo che il grattacielo aveva "invaso" la sua proprietà, anche se di pochi centimetri appartenenti ai cornicioni.
Ma c'era poco da discutere e lo sapeva anche la Giustizia. I 106 metri di granito, terracotta e pietra calcarea del
Manhattan Life Building avevano oscurato tutti i precedenti edifici della città e del mondo, dando il via ad una gara verso la conquista del cielo che sarebbe proseguita senza tregua. Il palazzo contava circa 160 uffici, disponeva di uno dei primi sistemi elettrici al mondo di riscaldamento e ventilazione e la Compagnia occupò interamente il sesto e settimo piano mentre gli altri livelli, la parte speculativa dell'investimento edilizio, furono affittati a varie aziende.

Gli uffici della compagnia d'assicurazione proprietaria del palazzo occupavano il sesto e il settimo piano.

La particolare prospettiva di questa cartolina evidenzia la vicinanza del palazzo con la Trinity Church.

Il grande serbatoio sul tetto del palazzo, cardine del sofisticato sistema antincendio.

La miniatura in peltro realizzata dalla Infocustech, specializzata nella riproduzione di edifici storici.

La celebrità del Manhattan ebbe però vita breve. Il primato in altezza gli fu strappato dal Park Row Bulding nel 1899, neanche cinque anni dopo l'inaugurazione .
Le sue dimensioni, la sua presenza nella città, nonostante alcune modifiche apportate nel 1904 che ne aumentarono lo spazio abitabile, non facevano più sensazione. E questo a solo dieci anni dall'inaugurazione.
La
skyline di New York era diventata un gigantesco laboratorio architettonico e così nel 1930, senza pensarci troppo su, il Manhattan Life Bulding fu demolito per far spazio al grattacielo in stile art deco della Irving Trust Bank, noto anche come One Wall Street.

Che Tempo Che Faceva...

Tra i tanti uffici del Manhattan Life Building ce n'era uno, all'ultimo piano, trasferitosi lì nel 1895 dopo che la precedente sede dell'Equitable Builing al n. 120 della Broadway fu dichiarata inadeguata a causa delle continue interferenze causate dalla vicinanza dei palazzi che in pochi anni avevano invaso la zona. Era la Sezione di New York City del Dipartimento di Meteorologia degli Stati Uniti d'America. Ed era da lì, dietro la sua scrivania con mappamondo, che il sergente Elias B. Dunn annunciava le profetiche previsioni del tempo. Nato a Brooklyn nel 1855, Dunn divenne molto popolare in città ed era soprannominato Farmer (Il Contadino) da quando il servizio meterologico passò dall'Esercito al Ministero dell'Agricoltura nel 1891.

Le previsioni del tempo negli States erano un argomento molto sentito allora come oggi, in grado di appassionare il cittadino e Dunn interpretava alla perfezione il personaggio. Elegante, con due baffi neri e folti curati quotidianamente. Il suo ufficio nel Manhattan Life Building era arredato in maniera sobria, nello stile di quelli delle compagnie di navigazione dell'epoca e da lì, dava disposizioni allo staff di nove assistenti che salivano sulle torri dei più alti palazzi di New York con i loro misteriosi strumenti i cui risultati venivano interpretati e riportati da Elias Dunn. Tra proverbio e leggenda, giocando anche sul soprannome, si narra che che lo strumento più sensibile in

Elias ''The Farmer'' Dunn (1855-1943) il celebre meterologo di New York ritratto nel suo ufficio all'ultimo piano del Manhattan Life Building. (foto di Percy C. Byron).

dotazione al Dipartimento era "Il Callo dell'alluce del Contadino" (The Corn on the Farmer's Toe), in grado di predire la pioggia meglio di qualsiasi antenna.
Dopo quindici anni di previsioni
Dunn rassegnò le dimissioni nel 1898 per diventare giornalista corrispondente del Sun e poi freelance, offrendo i sui articoli a vari giornali della città e non risparmiando critiche velenose al suo vecchio dipartimento.
Dunn in realtà amava ed ha sempre amato il suo lavoro di meteorologo e il fallire una previsione lo colpiva profondamente. Al punto che nel 1932, trentaquattro anni dopo le sue dimissioni, scrisse una lettera indirizzata ai Blizzard Men of 88 (un piccolo gruppo di

sopravvissuti alla tremenda tempesta di neve del 1888) negando qualsiasi responsabilità sulla previsione di "tempo sereno e soleggiato" che era apparsa sui giornali prima di quella tremenda giornata del 12 marzo 1888. Dunn, scrisse in maniera accorata, non aveva nulla a che fare con quella previsione perché lui il giorno prima di quel cataclisma non era in servizio e non aveva redatto la previsione incriminata. Dunn tentò anche la carriera politica presentandosi alle elezioni per il Congresso nel New Jersey con il Partito Repubblicano ma la sua politica isolazionista lo portò alla sconfitta. Dunn a quel punto fece egli stesso una scelta di vita metereologica. Si trasferì nella soleggiata Florida dove passò gli ultimi quattordici anni della sua vita, sino al 4 giugno del 1943.

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