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Il Cimitero della Trinity Church e la Tomba Misteriosa

Downtown I

Il cimitero all'ombra della Trinity Church al n. 74 della Trinity Place è il più antico della città, una specie di varco temporale affacciato sulla Broadway, stretto tra le spire della megalopoli. La tomba più antica risale al 1681, quando il piccolo Richard Churcher di soli cin que anni fu sepolto ancor prima dell'edificazione della attuale basilica e della stessa fondazione ufficiale del cimitero, datata 1697. Nel corso dei secoli il luogo è stato arricchito da alcune opere significative come il monumento ai martiri della rivoluzione del 1852 e la statua di John Watts, eminente politico newyorchese, eretta nel 1892 ad opera dello scultore George Bissell, lo stesso artista della statua di Abraham De Peyster di Bowling Green, opera dalla storia controversa.

Oggi il cimitero è un'oasi permanente di pace nel caos della megalopoli. La sua tomba più antica è datata 1681.

Il cimitero della Trinity Church lungo la Broadway Stampa del 1861 (Thomas Emmett Collection). Qui riposano, tra gli altri, l'inventore Robert Fulton e Francis Lewis uno dei firmatari della Dichiarazione d'Indipendenza.

La statua di John Watts (1749-1836), deputato di New York City eletto al Congresso degli USA nel 1793.

L'oasi di pace ospita anime illustri come tra cui quella di Alexander Hamilton, primo Ministro del Tesoro degli USA e uno dei padri fondatori della nazione, dell'inventore Robert Fulton e del capitano James Lawrence.
La lapide più interessante tra chi è a caccia dei misteri della città non è però quella di un notabile, ma piuttosto del macellaio e oste
James Leeson, scomparso a soli 38 anni il 27 settembre del 1794.
La tomba di
Leeson si trova alla sinistra del memoriale dedicato ai soldati della Rivoluzione, nella parte più a nord del cimitero, proprio di fronte alla Broadway Street.
Nonostante le umili origini la lapide è ricca di simboli massonici compresi i classici compasso (nella parte inferiore) e clessidra. L'arco della pietra è caratterizzato da una serie di piccoli quadrati, chiusi o aperti, alcuni con al loro interno l'incisione di uno o due punti, e altri completamente vuoti.
Questi "quadratini" nascondevano un messaggio segreto o erano uno dei tanti abbellimenti estetici della pietra tombale? L'argomento fu dibattuto per oltre un secolo e lo stesso
Leeson aldilà delle origini e professione fu annoverato tra i 10.000 massoni più importanti della storia. Nel 1889, dopo decenni di congetture, usci un articolo sul Trinity Record, il giornale che la chiesa ditribuiva all'epoca, che asseriva di aver risolto l'enigma.

La lapide di James Leeson (1756-1794), macellaio di origine irlandese.

Quadrati e punti nascondono un crittogramma, svelato attraverso una variante del Cifrario Pigpen noto anche come Cifrario della Libera Massoneria. Si tratta di un semplice sistema di crittografia dove si sostituiscono le lettere con simboli basandosi su una chiave grafica.
I segmenti dei quadrati non sono altro che componenti di una griglia grafica che, per semplificare, corrisponde a quelle usate nel gioco noto come
Tris o Filetto (negli USA Tic Tac Toe). Sulla prima vanno riportate le lettere dell'alfabeto dalla A alla J inserendo la I e la J nella stessa casella poichè in epoca coloniale le due lettere non erano differenziate. Nella seconda griglia si va dalla K alla

La lapide di James Leeson è ornata di vari simboli massonici. La parte superiore ad arco è caratterizzata da un crittogramma svelato dopo oltre cento anni.

S e la terza e ultima è il posto della T fino alla Z. A questo punto si disegnano un punto su ogni lettera della prima griglia, due su ogni lettera della seconda e nulla sulle lettere della terza. Con questo codice si può interpretare con facilità la serie di simboli sull'arco della pietra tombale e l'iscrizione è leggibile. Al primo simbolo corrisponde una R, al secondo una E al terzo una M e così via sino a leggere la frase: REMEMBER DEATH, "Ricordati Che Devi Morire". Nessun segreto, nessun tesoro nascosto, ma nient'altro che un memento mori, quella locuzione di origine romana rivolta ai generali che tornavano vincitori dalla battaglia per ricordare loro la condizione di comuni mortali, affinché non fossero sopraffatti dalla superbia.

Lo schema per interpretare il crittogramma sulla tomba di James Leeson. A seconda dei punti incisi all'interno dei quadratini sulla lapide corrisponde una lettera delll'alfabeto.

Il modo di dire rimase in uso di generazione in generazione e il significato si estese. Nel 1140 i frati trappisti lo adottarono come motto ripetendoselo continuamente tra loro e nel corso dei secoli l'arte si è approriata del concetto inserendolo in opere pittoriche attraverso la raappresentazione, più o meno evidente, di teschi, ossa o pietre tombali.
Nell'America coloniale, epoca non distante dal periodo in cui è vissuto il nostro
James Leeson, il concetto era molto sentito grazie all'influenza del puritanesimo e fu divulgato da un artista come il Capitano della Marina Thomas Smith, uomo di guerra e pittore, il cui autoritratto è un perfetto esempio di memento mori.
Ed è così che
Leeson nobilitò la sua figura conquistando una forma di immortalità tra gli appassionati di enigmi e di storia, a differenza di quanto affermato sulla criptica iscrizione della lapide.
Oggi il
Trinity Churchyard è luogo di passeggiate di chi cerca tranquillità e un momento di riflessione durante la pausa di lavoro, salvo trasformarsi nella notte di Halloween in una serata di brividi e misteri per famiglie, sotto l'attenta organizzazione della Chiesa stessa.

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