Old New York City Project


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Tower Building

Downtown II > Il Primo Tratto della Broadway

Indirizzo: 50, Broadway Street
Architetto:
Bradford Lee Gilbert
Data :
1889
Altezza:
39 mt.
Demolito nel 1914

Con i suoi trentanove metri d'altezza e neanche sette metri di larghezza il Tower Building non era certo stato costruito per sfidare gli altri edifici di New York. Eppure quella piccola torre di uffici diede uno shock all'edilizia della città. Il geniale architetto Bradford Lee Gilbert aveva lanciato una sfida tecnologica che avrebbe cambiato per sempre il modo di costruire nella Great City. Il Tower Building non era un semplice palazzo, era il primo palazzo ad avere la struttura portante in metallo, la famosa "gabbia" che da quel momento in poi avrebbe costituito l'elemento essenziale per la progettazione di un grattacielo, gettando le basi per raggiungere vette ritenute impossibili. Gilbert veniva dal mondo delle ferrovie dove era stato consulente per la costruzione di diciotto tra linee e ponti ferroviari e fu uno dei responsabili dell'allargamento della prima Grand Central Station di New York City.

Il suo particolare concetto di interpretazione ingegneristica dell'architettura trovò sfogo nella progettazione della struttura portante in acciaio del Tower Building, un vero e proprio scheletro metallico sul quale "agganciare" gli intonaci. Nel 1888, John Noble Stearns, un sostenitore della organizzazione benefica della Missione di Cremorne, decise di far costruire un edificio di undici piani su uno stretto lotto di terreno sulla Broadway, non distante da Exchange Place. L'impresa non si presentava facile perché a causa delle ristrette dimensioni del lotto una eccessiva percentuale di metri quadri sarebbe stata occupata dai muri portanti a scapito dello spazio abitabile. A quel punto Gilbert, forte delle sue esperienze ferroviarie, ebbe l'idea straordinaria di innalzare una specie di ponte metallico in verticale sul quale sarebbero state applicate, piano per piano le murature esterne. Questo avrebbe

comportato l'eliminazione dei massicci muri portanti, dando vita a quello che molti studiosi sostengono essere, almeno sotto l'aspetto tecnico, il primo grattacielo della storia. Come sempre accade quando ci si trova di fronte a un'innovazione ci volle del tempo prima che il Department of Buildings, (la locale commissione edilizia), si convincesse della bontà della soluzione e Gilbert impiegò mesi e mesi per guadagnarsi la fiducia prima di ottenere il benestare al suo progetto. Anche la cittadinanza era perplessa verso il sogno architettonico di Gilbert e, mano acmano che i lavori procedevano, i commenti erano sempre più negativi, dettati dal pessismismo e dalla paura, al punto che persino dopo che il Tower Bulding fu inaugurato molti cittadini passavano alla larga, convinti che gli undici piani del palazzo potessero potessero crollare da un momento all'altro.
Per tentare di convincere l'opinione pubblica (e i possibili affittuari) lo stesso
Gilbert scalò i ponteggi del palazzo in costruzione durante una tempesta portando con sè un filo a piombo. Una volta giunto sulla cima dell'undicesimo piano dimostrò come il peso non risentiva di alcuna vibrazione e rimanendo "stabile e immobile come una roccia nel mare". Gilbert, a confermare la bontà del suo coraggioso esperimento, a lavori finiti sistemò il proprio studio negli ultimi due piani, quale migliore garanzia dell'assoluta sicurezza del palazzo. La diffidenza fu vinta con i fatti. La struttura portante in metallo oltre che solida si mostrò economica con un ottimo rapporto tra superficie calpestabile e muratura, fatto determinante nella progettazione di grattacieli destinati ad uffici.

Il Tower Building nel 1890, all'epoca la più grande novità architettonica della città.

New York 1888. La struttura metallica è in costruzione dopo aver superato la diffidenza della Commissione Edilizia.

Il Tower Building in una stampa di fine 800, oramai accolto dalla città di New York.

Bradford Lee Gilbert al lavoro nel suo studio all'ultimo piano del Tower Building (1904, Dickinson College Collection).

La novità tecnologica fece passare in secondo piano le caratteristiche stilistiche del Tower Building. A ben vedere l'estetica non era comunque la parte migliore del lavoro di Gilbert. Il Tower si presentava in stile neoromanico e fin qui nulla da eccepire, ma la base con ingresso ad arco era di dimensioni sproporzionate rispetto allo sviluppo verticale del palazzo offrendo un'immagine tozza e inelegante alla torre la cui cima era caratterizzata da una piramide affiancata da quattro piccole piramidi agli angoli.
La novità strutturale, una volta passata la paura del crollo, decretò il successo dell'edificio e si passò nel giro di pochi mesi ad una sfrenata progettazione di edifici che riprendevano l'idea di Gilbert. Fu così che New York iniziò la sua rincorsa nei confronti della città di Chicago fino a quel momento identificata come la città dei grattacieli. Paradossalmente la corsa verso il cielo iniziata a New York fece tra le prime vittime proprio il Tower Building di Gilbert che, per quanto innovativo e anticipatore, si trovò nel giro di pochi anni ad essere un nanerottolo rispetto alla esuberante progettazione dei primi del '900.
Così nel 1914, tre anni dopo la scomparsa di Gilbert, il Tower Building fu demolito anche perché la struttura, come riportava la
Real Estate Guide dell'epoca, era insolvente con il fisco. Oggi sullo stesso sito ci sono i 37 piani di un palazzo progettato da Craig Severance.

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