Old New York City Project


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Standard Oil Building

Downtown II > Il Primo Tratto della Broadway

Indirizzo: 26, Broadway Street
Architetti: Ebenezer Roberts/Francis Kimball & George Thompson/Jean Carrere & Thomas Hastings/Shreve, Lamb & Blake
Altezza:
159 mt.
Data: 1885-1928

La storia architettonica dello Standard Oil Building è una tra le più complesse di New York City. La sua origine risale al 1885 quando fu eretto il primo edificio della compagnia petrolifera del New Jersey, guidata da John Davison Rockfeller sr., il miliardario d'America ricordato nei libri di storia come l'uomo più ricco del mondo nell'era moderna. Il palazzo fu costruito al n. 26 della Broadway su disegno dell'architetto Ebenezer L. Roberts (1825 -1890) in un austero stile neorinascimentale.
Il quartier generale dell'industria petrolifera americana consisteva in dieci piani dalla facciata estremamente sobria, per un altezza di 48 metri. All'interno vi erano ampie stanze ben illuminate, dove si era insediata non solo la compagnia di
Rockfeller ma anche altre rappresentanze di aziende di estrazione e di costruzione di oleodotti di vari stati americani (Ohio, Virginia, Pennsylvania).

Nel 1895 arrivò la prima importante modifica con la sopraelevazione di sei piani e l'
allargamento a nord di circa 9 metri.
Queste nuove porzioni furono disegnate dallo studio architettonico di
Francis Kimball & George Thompson (1860 - 1935) con un uno stile più ricercato rispetto all'edificio originale. Rockfeller diresse la compagnia dalla costituzione nel 1870 sino al 1890, per poi passare gli ultimi quaranta anni della sua vita in una sorta di aureo pensionamento, dedicandosi ad attività filantropiche e dando vita a fondazioni destinate a raccogliere somme contro varie malattie come la febbre gialla.
Il magnate lasciò al figlio,
John D. jr., il compito di portare avanti gli affari ma mantenne comunque la carica nominale di presidente sino al 1911, anno in cui la Corte Suprema stabilì l'illegalità del monopolio della Standard Oil e, secondo il principio dell'antitrust, ordinò di

suddividere l'industria in 34 differenti compagnie (Standard Oil of New York, Standard Oil of Indiana e via dicendo). Rockefeller viveva lontano da New York e viaggiava molto anche per motivi di salute ma, nell'estate del 1907, qualche anno prima del pronunciamento della Corte, si recò dall'Europa nella great city per visitare ancora il piano più alto del palazzo. Nel suo libro Random Reminiscenses of Men and Events (Doubleday, New York, 1909, tr. it "Ricordi Sparsi di Uomini e Eventi"), il magnate così raccontò quella giornata:
"Visitai ancora la stanza all'ultimo piano del palazzo, dove gli ufficiali e i capi dipartimento della compagnia pranzarono per molti anni. Fui sorpreso di ritrovare molte di quelle persone che avevo incotrato l'ultima volta che ero stato qui, ed era molti anni fa. Poi ho avuto modo di parlare sia con i vecchi che i nuovi soci e per me è stata fonte di soddisfazione ritrovare sempre lo stesso spirito di collaborazione ed armonia. Questa abitudine di pranzare insieme in cento e più persone su lunghi tavoli in cima dell'edificio, in maniera quasi intima e amichevole, è per me un'altra indicazione su cui riflettere, meno insignificante di quanto possa sembrare a prima vista. Queste persone si sarebbero mai confrontate reciprocamente, giorno dopo giorno, se essi fossero stati forzati ad avere delle relazioni personali? E' raro che i rapporti di amicizia e di confidenza durino così a lungo tra le persne che ricoprono una certa posizione".
Le parole del miliardario, pur nel linguaggio paternalistico del capitano d'industria, danno all'edificio, al suo edificio, un ruolo che va oltre la mera funzione societaria. Un ruolo emotivo e produttivo al tempo stesso. Un'intuizione che farà scuola nel mondo aziendale.

Il bel palazzo assolse in pieno le sue funzioni sino all'arrivo degli anni 20. In quel periodo postbellico New York divenne il centro mondiale degli affari e per ogni azienda avere un proprio edificio nel cuore finanziario della città era una questione organizzativa ma anche un motivo di prestigio, di identità. Molti dei buildings eretti alla fine dell'ottocento erano ritenuti oramai piccoli o poco rappresentativi e furono abbattuti e sostituiti da nuovi grattacieli.
Il quartier generale di
Rockfeller stava per subire lo stesso destino ma la via delle modifiche strutturali intrapresa nel 1895 fu proseguita, dando vita ad un edificio che per la sua evoluzione architettonica costituisce un caso unico nella città.

Il primo Standard Oil Building costruito nel 1885 era alto 48 metri per un totale di dieci piani. Stampa pubblicata nel 1890 circa.

In questa cartolina del 1906 si può osservare lo Standard Oil dopo la prima modifica del 1895, quando venne innalzato di sei piani.

Nel 1920 la Standard Oil of New York iniziò ad espandere il suo territorio nella city. Grazie all'acquisizione di terreni e di affitti a lungo termine la compagnia mise insieme un ampio lotto edificabile nella lower Manhattan, anche se di forma pentagonale e con una curvatura evidente da un lato, circostanza alquanto inusuale per l'elaborazione di un progetto edilizio. Le difficoltà non erano solo progettuali ma riguardavano anche l'allontanamento dei residenti di quattro immobili acquistati, tra cui il Child's Restaurant di Beaver Street, la cui presenza contrastava con le crescenti esigenze di nuovi uffici. La soluzione fu quella di procedere per sezioni, abbattendo progressivamente gli edifici di nuova proprietà, per procedere

Lo Standard Oil in questa cartolina del 1923 sovrasta il piccolo parco di Bowling Green.

per procedere con i lavori suddivisi in cinque stadi. La prima porzione fu quella all'angolo tra la Beaver Street e New Street, la seconda sulla Broadway, la terza all'angolo tra la Broadway
e Beaver Street. Tra il 1924 e il 1925 si completò l'opera di assorbimento dell' edificio oroginale da parte del nuovo palazzo. Il vecchio Standard Oil Building non fu quindi abbattuto, ma inglobato dal nuovo e, con l'occasione, dotato di una nuova facciata. Hastings e il suo collega Carrére videro il completamento del progetto solo nel 1928, dopo otto anni di lavori, quando anche la costruzione della porzione centrale che dava su Beaver Street fu edificata dopo la scadenza del contratto di locazione del Child's Reastaurant che fino ad allora aveva occupato quel sito.
L'architetto
Thomas Hastings aveva in passato sviluppato un'idea personale dello stile Beaux Arts e non era affascinato dai grattacieli ritenendoli in linea di massima "di cattivo gusto e dannosi per la salute dei cittadini." Negli Anni 20 esplorò soluzioni alternative da approfondire in relazione all'applicazione della Zoning Law che dal 1916 regolava l'edilizia newyorchese e che lui considerava troppo generosa nei confronti delle possibilità di elevazione pressohé infinita, portando ad esempio la zoning law parigina che consentiva un' aggiunta massima di otto piani oltre il limite fissato.
Inoltre, prima di concludere il suo progetto,
Hastings si imbarcò

La hall d'ingresso al n. 26 della Broadway, sobria ed elegante in una foto degli Anni 50.

per l'Italia dove trascorse un periodo a Roma studiando la nostra architettura per adattare allo Standard Oil quegli elementi tipici dei grandi architetti italiani del Rinascimento. E così, come in molte altre occasioni, l'Italia e la sua arte fu un elemento fondante dello sviluppo estetico della Greater New York. Hastings, in particolare, considerava lo scheletro d'acciaio e il rivestimento esterno due entità separate e con differenti funzioni.
La prima supportava la struttura e la seconda lo includeva. Lo Standard Oil, sotto questo aspetto, fu uno degli esempi più interessanti e complessi di stile neorinascimentale.
Insieme alla firma dello studio
Carrére & Hastings un altro studio associato composto da Richmond H. Shreve, William Lamb e Theodore Blake (1870-1949) collaborò in varia misura al completamento della struttura, in particolar modo per la torre con sulla cima un braciere circondato da torce, simbolo del potere energetico e del ruolo delle compagnie petrolifere. La torre, dalle sembianze che rimandano al mitico Mausoleo di Alicarnasso non è allineata alla Broadway, ma è quasi ruotata sopra il gigantesco palazzo che sfiora i 160 metri d'altezza con un effetto straniante e inusuale. In realtà questo particolare orientamento della torre è dovuto solo ad una migliore integrazione del vecchio Standard Oil nella nuova struttura, ma ciò contribuisce al fascino di un palazzo la cui nuova realizzazione durò oltre otto anni dal progetto del 1920 sino al suo definitivo compimento.
Lo studio
Shreve, Lamb & Blake qualche anno più tardi, farà parlare molto di sè. Insieme al nuovo partner Arthur Harmon progetteranno infatti l'Empire State Building.

Il palazzo nel 1921. In primo piano, sulla destra, la stazione della metropolitana di Bowling Green.

La torre, simbolo dello Standard Oil Building, con in cima un braciere circondato da torce.

Una recente immagine dell'ingresso dello Standard Oil Building, oggi sede di molte società finanziarie.

Lo Standard Oil Building dei nostri giorni, rimasto pressoché intatto rispetto a quello degli Anni 20.

Lo strano palazzo dalla facciata curva, la base pentagonale e la torre disallineata dopo essere stato occupato per anni dagli uffici delle compagnie petrolifere ha visto progressivamente sostituire le loro rappresentanze con sedi di aziende marittime e società di investimento. Questo perché nel 1933, con il continuo sviluppo della Standard Oil Company del New Jersey, quella che noi conosciamo come benzina Esso, i vertici dell'azienda decisero di affittare nuovi locali all'interno del Rockfeller Center, uno dei progetti architettonici più famosi di tutta New York, legato per sempre al nome di questa storica famiglia.
La stessa Esso, dopo la Seconda Guerra Mondiale, si trasferì nella nuova sede di
Rockfeller Plaza al n.75 e la Socony Mobil (ex Standard Oil newyorchese) abbandonò il n. 26 di Broadway nel 1954 per trasferirsi sulla 42esima strada.
In tempi recenti la struttura è stata dotata di nuovi ascensori ed è uno degli edifici storici meglio conservati di
New York City.

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